Possiamo girarci intorno quanto vogliamo, ma la realtà è che i costi di cura e assistenza, sia in un istituto per anziani sia in casa, sono elevati. La maggior parte delle spese sono a carico dei privati. È quindi importante informarsi in anticipo su come coprire i costi delle cure e sugli aiuti esistenti. La previdenza non riguarda solo l’aspetto finanziario, ma include anche questioni giuridiche e mediche. Pur non essendo un argomento di cui si parla volentieri in famiglia, farlo è indispensabile per fare chiarezza ed evitare qualsiasi malinteso.
Prima di ridurre il grado di occupazione o addirittura smettere di lavorare per prendervi cura di un vostro congiunto a domicilio, vi consigliamo vivamente di informarvi sulle possibilità esistenti. Una tale decisione ha infatti importanti ricadute finanziarie, non solo nell’immediato, ma anche a più lungo termine.
Conciliare il lavoro con l’assistenza e la cura di un familiare non è facile. Non bisogna considerare solo la mancanza di tempo, ma anche di denaro. Soprattutto un giorno, quando voi stessi andrete in pensione. Le perdite di salario dovute alle vostre attività di cura e assistenza possono avere un notevole impatto negativo sulla vostra rendita AVS. Non dimenticate quindi di chiedere gli accrediti AVS presso la cassa di compensazione del vostro cantone di residenza. Otterrete anche tutte le informazioni necessarie sulle condizioni e la procedura da seguire.
Parlatene con il vostro superiore: vi saprà dire se l’azienda prevede delle soluzioni specifiche per questi casi, per esempio orari di lavoro flessibili, lavoro a distanza, più ferie, giorni di congedo per l’assistenza di familiari, ecc.
Se non vi resta altra scelta che ridurre il grado di occupazione, dovreste cercare di compensare il più possibile la perdita di guadagno. Prendere accordi precisi è nell’interesse di tutti. Stilate un contratto di cure e assistenza con la persona da voi assistita e stabilite una remunerazione. Il contratto di cure e assistenza disciplina il diritto alle cure, l’entità dell’assistenza, i limiti di responsabilità e un indennizzo.
È importante informarsi se esistono delle direttive anticipate, un mandato precauzionale, delle procure o un testamento. Verificate con la persona interessata se questi documenti corrispondono tuttora alla sua volontà o se devono essere rielaborati. Se la persona diventa incapace di discernimento a causa di una malattia o di un infortunio, sarà troppo tardi. In mancanza di istruzioni precise, si applicano le disposizioni di legge in materia.
Informatevi per tempo presso la cassa malati del vostro familiare sulle prestazioni di cure e assistenza a domicilio coperte dall’assicurazione. Tenete presente che la cassa malati assume questi costi solo se le cure a domicilio sono prescritte da un medico. I servizi di aiuto domestico non sono rimborsati dalle casse malati, ma alcune assicurazioni complementari pagano un contributo a queste spese. Vale la pena informarsi.
Se la persona da voi assistita percepisce una rendita AVS o AI ha eventualmente diritto a prestazioni complementari. Queste prestazioni sono accordate in funzione del reddito e del patrimonio. Se il vostro familiare non dispone di risorse finanziarie sufficienti, dovreste presentare una domanda per prestazioni complementari, oppure, nel caso in cui le riceva già, appurare presso l’ufficio competente se sussiste un diritto al rimborso delle spese di malattia e d’invalidità. Per ricevere informazioni e i moduli di richiesta rivolgetevi alla cassa di compensazione cantonale o alla succursale del vostro comune di residenza.
Chi ha bisogno di aiuto per svolgere azioni quotidiane come vestirsi e curare il proprio corpo., oppure necessita di cure costanti ha diritto a un assegno per grandi invalidi. L’assegno non dipende dal reddito e dal patrimonio, ma dal grado di invalidità. Al momento dell’iscrizione, la grande invalidità deve essere durata almeno un anno. Parlatene con il medico, dal momento che è lui che deve confermare la vostra valutazione per iscritto in base a criteri medici. Per ricevere informazioni e i moduli di richiesta rivolgetevi alla cassa di compensazione cantonale o alla succursale del vostro comune di residenza.
Fornire prestazioni di cura e assistenza a titolo non retribuito può essere motivo di disagio sia per voi che per la persona da voi assistita. Il contratto di cure e assistenza non stabilisce solo il diritto alle cure e l’entità dell’assistenza, ma anche un eventuale indennizzo.
Se riducete il vostro grado di occupazione per dedicarvi ai compiti assistenziali potete compensare così almeno una parte della vostra perdita di guadagno. Il contratto è anche un segno di apprezzamento per il lavoro da voi svolto e fa sentire la persona assistita meno «in debito» nei vostri confronti.
Pro Senectute Svizzera mette gratuitamente a disposizione un modello di contratto di cure e assistenza sul suo sito.
L’obbligo di mantenimento reciproco tra parenti è sancito dalla legge e si applica a figli, genitori, eventualmente anche nonni, e viceversa. Se un familiare riceve un sostegno sociale, il suo comune di residenza può rivolgersi ai familiari che vivono in condizioni agiate. Le autorità calcolano in base al reddito e al bisogno del familiare se è ammissibile un contributo al mantenimento. In caso di controversia potete rivolgervi ai centri di consulenza legale.
In Svizzera l’assicurazione per le cure non è obbligatoria. Chi vuole assicurare le spese di cura e assistenza, deve farlo a titolo privato. Alcune compagnie di assicurazione propongono già delle soluzioni di questo tipo. L’offerta è però limitata e costosa. Nei prossimi anni la situazione potrebbe tuttavia cambiare a causa del crescente numero di persone anziane. Se considerate la possibilità di stipulare un’assicurazione per le cure, paragonate attentamente i costi e benefici delle varie offerte.