Il finanziamento delle cure a domicilio o in un istituto medicalizzato è disciplinato dalla legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal).
I costi elevati sono uno dei motivi per cui spesso si rinvia il ricovero in una casa di cura. Molti anziani si chiedono a ragione chi debba occuparsi di tali costi. Dal 2011 ci sono stati notevoli miglioramenti grazie a una revisione della legislazione in materia, che obbliga i Cantoni ad assumersi una parte delle prestazioni di cura legate alla vecchiaia per aiutare economicamente chi ne ha bisogno.
Secondo la legge federale sull’assicurazione malattie, che disciplina anche il finanziamento delle cure, i Cantoni e i Comuni sono tenuti a mettere a disposizione un numero di posti di cure sufficiente e un’adeguata offerta di servizi di assistenza e cura. La legislazione sancisce inoltre che chi usufruisce di questi ultimi servizi e chi risiede in un istituto medicalizzato debba assumersi parte dei costi. Le spese restanti sono invece a carico delle casse malati e dei Comuni.
I costi relativi a vitto, alloggio e cura negli istituti medicalizzati e alle prestazioni di assistenza ed economia domestica fornite dai servizi di assistenza e cura a domicilio sono a carico dei beneficiari.
La legislazione in materia presenta però ancora delle lacune. Gli importi massimi dei costi delle cure, ad esempio, sono stati stabiliti autonomamente dai singoli Cantoni; nel caso in cui tale limite sia troppo basso, l’importo stabilito non permette di coprire del tutto il costo delle ore di cure prestate. Alcune case di cura addossano i costi non coperti ai loro residenti conteggiandoli come prestazioni di assistenza.
Un altro aspetto non regolamentato è il caso in cui venga scelta una casa di cura in un Cantone diverso da quello di residenza. I Cantoni sono responsabili del cosiddetto finanziamento residuo delle cure, che comprende tutti i costi che non vengono coperti dalle casse malati e dalla persona assicurata. Ma in caso di soggiorno in un istituto sito in un Cantone diverso da quello di residenza, ad oggi non è chiaro quale Cantone debba assumersi detti costi, se sia quello in cui la persona ha abitato o quello in cui si trova la casa di cura. La Confederazione ha riconosciuto questo problema e si sta occupando di stabilire sul piano giuridico quale Cantone debba occuparsi del finanziamento residuo. Si raccomanda dunque di chiarire questo punto con il Comune prima di scegliere una casa di cura in un altro Cantone.
Ufficio federale della sanità pubblica
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Centro d’informazione AVS/AI
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Pro Senectute
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Quando una persona ha sempre maggiore bisogno di assistenza aumentano, oltre al tempo da dedicare alle cure, anche le spese. È una situazione che può far paura sia ai diretti interessati che ai loro parenti. Ma qualora non si riesca a far fronte ai costi di vitto, alloggio e cure con le proprie entrate e il proprio patrimonio si può fare ricorso a diverse possibilità di sostegno.
In virtù della Costituzione e della legge, le persone che percepiscono una rendita AVS o AI hanno il diritto a un adeguato minimo esistenziale. Se necessario, i pensionati residenti e domiciliati in Svizzera, il cui fabbisogno vitale non è coperto da prestazioni assicurative regolari né da altri redditi, ricevono delle prestazioni complementari (PC) adeguate al loro bisogno individuale. Nel calcolo delle PC si distingue fra persone che vivono a casa e persone che vivono in un istituto. Le PC vengono di norma versate dalla cassa di compensazione cantonale del luogo di residenza e devono essere richieste presso di esse.
Oltre alle prestazioni complementari mensili, i beneficiari possono richiedere il rimborso delle spese di malattia o dovute a invalidità sostenute negli ultimi 15 mesi in Svizzera e non coperte dall’assicurazione malattia o da altre assicurazioni. Con spese di malattia o invalidità si intendono in particolare le spese per medici, dentisti, farmaci, aiuto, cura e assistenza a domicilio, partecipazione dell’assicurato ai premi della cassa malati nonché a trattamenti e diete speciali. Gli uffici competenti potranno informarvi circa i requisiti necessari per richiedere le prestazioni complementari di AVS e AI.
L’AVS contribuisce al finanziamento di alcuni mezzi ausiliari, ma non nella stessa entità della precedente assicurazione per l’invalidità. Informatevi presso l’agenzia AVS del vostro comune o presso la cassa di compensazione prima di acquistare un apparecchio acustico, degli occhiali da vista o noleggiare una sedia a rotelle. In questi uffici troverete anche i moduli di richiesta.
Le persone che per il disbrigo degli atti quotidiani necessitano dell’aiuto di altri da oltre un anno e in misura notevole, hanno diritto a percepire un assegno per grandi invalidi a condizione che risiedano e soggiornino abitualmente in Svizzera. L’assegno varia a seconda del grado di invalidità. Bisogna soddisfare determinate condizioni. Per condizioni e moduli di richiesta rivolgetevi alla cassa di compensazione cantonale o al vostro comune di residenza.
Vale la pena verificare presso la cassa malati della persona assistita a quali offerte di sostegno partecipa finanziariamente. A seconda delle offerte le casse malati si assumono in parte o completamente i costi per i servizi trasporti, per servizi di assistenza esterni, aiuti nelle faccende domestiche, ecc.
Centro d’informazione AVS/AI
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Molto spesso chi si occupa di un familiare bisognoso di cure diminuisce il proprio grado di occupazione. Ma in questi casi non va dimenticato che, oltre a una riduzione dello stipendio, anche la futura pensione risentirà di questa decisione. Esistono vari modi per compensare in parte questa perdita di guadagno.
Chi assiste figli, genitori, suoceri o coniugi beneficiari di un assegno per grandi invalidi per un’invalidità di grado almeno medio, può richiedere presso l’agenzia AVS comunale un accredito per compiti assistenziali.
L’accredito viene concesso alle persone che vivono nella stessa economia domestica della persona assistita, che non percepiscono una rendita AVS/AI e non hanno figli sotto i 16 anni.
A differenza degli accrediti per compiti educativi, gli accrediti per compiti assistenziali devono essere richiesti ogni anno. Questi accrediti vanno successivamente ad aumentare l’importo della rendita di vecchiaia del familiare curante. Informatevi sulle disposizioni legali in vigore presso la cassa di compensazione del vostro Cantone.
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Cantone dei Grigioni
Calcolatore delle cure: traccia i contributi che i familiari curanti possono richiedere
I familiari curanti che si occupano di attività di cure di base ricevono solitamente un’indennità da parte delle casse malati. Per ottenerla bisogna tuttavia soddisfare determinate condizioni.
Chi assiste i propri parenti con attività di cure di base può richiedere un’indennità parziale. Tuttavia, le casse malati rimborsano queste prestazioni solamente se i familiari curanti vengono impiegati da un’organizzazione di assistenza e cura a domicilio (Spitex). Per cure di base si intendono attività quali: aiuti a mangiare e bere, a vestirsi e spogliarsi, ad alzarsi, sedersi, sdraiarsi nonché cura del corpo e igiene.
Spitex Svizzera (in francese)
Engagement des proches aidants par l’Aide et soins à domicile
Info Work+Care
Impegno personale
A gennaio 2021 è entrata in vigore la nuova legge federale concernente il miglioramento della conciliabilità tra attività lucrativa e assistenza ai familiari. A questa legge sono collegate alcune importanti novità: in questa sede faremo riferimento a due di esse, di particolare rilievo per i familiari curanti.
È stato introdotto un congedo pagato per l’assistenza a familiari o partner malati o infortunati. Il congedo è di massimo tre giorni per volta e di non più di dieci giorni all’anno.
Il 1° luglio 2021 sarà inoltre introdotto un congedo di 14 settimane per l’assistenza di un figlio gravemente malato o infortunato che sarà finanziato mediante le indennità di perdita di guadagno.
Viene ampliato il diritto agli accrediti per compiti assistenziali dell’AVS, così da permettere a un maggior numero di persone bisognose di cure di continuare a vivere autonomamente a casa propria. Con il nuovo regolamento i familiari curanti ricevono questi accrediti anche se la persona che assistono riceve un assegno per grandi invalidi di grado lieve. Vi hanno diritto anche i conviventi a condizione che la coppia viva in comunione domestica da almeno cinque anni.
Ufficio federale delle assicurazioni sociali
Comunicato del 7 ottobre 2020
Le nuove condizioni delle prestazioni complementari presentano alcuni importanti cambiamenti di cui è bene prendere conoscenza.
Infatti, oltre a miglioramenti quali contributi più elevati per le pigioni, contengono anche misure di risparmio quali, ad esempio, una riduzione delle franchigie applicabili alla sostanza e l’introduzione dell’obbligo di restituzione delle prestazioni complementari da parte degli eredi.
In futuro inoltre anche il consumo della sostanza sarà tenuto in considerazione per il computo delle prestazioni complementari. È stato inoltre ridefinito il limite massimo della sostanza.
Per una panoramica completa delle novità consultare il portale dell’AVS/AI.
Prestazioni complementari - 2021: cosa cambia?
Opuscolo del Centro d'informazione AVS/AI